Aggiornamenti Coronavirus DPCM

 

Gentili Colleghe e Colleghi,

quello attuale è un momento eccezionale che va affrontato con la necessaria responsabilità.

Da ormai tre settimane siamo al centro di un’emergenza sanitaria internazionale e nazionale dovuta al diffondersi della “Sindrome respiratoria acuta grave coronavirus 2″ (SARS-CoV-2).

In particolare nella nostra regione abbiamo avuto all’interno della provincia di Lodi una rigida delimitazione definita “Zona Rossa” per l’elevato numero di casi. Altre province però stanno vivendo un aumento dei casi e sono le province di Bergamo, Cremona e Milano.

Da questa notte,  in virtù dell’ultimo DPCM datato 8 marzo 2020 segnaliamo questi passaggi  (Art.1 Comma a ed e ) e vi ricordiamo che da oggi la Lombardia e tutte le altre Provincie e Comuni inclusi nel Decreto diventano “Zona Arancione”.

 ART.1

(Misure urgenti di contenimento del contagio nella Regione Lombardia e nelle province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio nell’Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Alessandria, Asti, Novara, Verbano-Cusio-Ossola, Vercelli, Padova, Treviso, Venezia)

  1. Allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus COVID-19 nella regione Lombardia e nelle province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio nell’Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Alessandria, Asti, Novara, Verbano-Cusio-Ossola, Vercelli, Padova, Treviso e Venezia, sono adottate le seguenti misure:
  2. a)evitare ogni spostamento delle persone fisiche in entrata e in uscita dai territori di cui al presente articolo, nonché all’interno dei medesimi territori, salvo che per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero spostamenti per motivi di salute. È consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza;
  1. e)si raccomanda ai datori di lavoro pubblici e privati di promuovere, durante il periodo di efficacia del presente decreto, la fruizione da parte dei lavoratori dipendenti dei periodi di congedo ordinario e di ferie, fermo restando quanto previsto dall’articolo 2, comma 1, lettera r);

L’emergenza sanitaria è legata alla necessità di non saturare le strutture ospedaliere con casi gravi da affrontare in unità di terapia intensiva e richiedenti personale qualificato e apparecchiature specifiche non illimitate.

Tutti i cittadini sono tenuti al rispetto delle norme di contenimento e restrittive, prima fra tutte quella di non farsi “diffusori” di agenti virali e quindi in caso di sintomi quali febbre, tosse, dispnea è necessario restare a casa in autoisolamento. Questo principio vale per tutti.

Ciò premesso va detto anche che l’incidenza (ovvero la possibilità di ammalarsi) è di 2,73 ogni 10.000 e se aumentasse a livelli “cinesi” arriverebbe a 1 ogni 1.000), la mortalità è di 1,53 ogni 100.000 (queste valutazioni sono desumibili dai dati diffusi in tempo reale dalla Protezione Civile) .

 

Per gli Odontoiatri si tratta di affrontare una fase molto critica ma sostanzialmente di procedere con la massima attenzione nell’attuare i protocolli che da anni siamo abituati ad attuare per prevenire le infezioni crociate e tutelare la salute dei nostri pazienti, del nostro personale e di noi stessi.

 

Per poter dare maggiori istruzioni vi alleghiamo alcune norme più specifiche mirate alla gestione del rischio Covid-19.

In merito all’impiego dei cosiddetti presidi DPI (Dispositivi di Protezione Individuale) è importante sottolineare che l’impiego delle mascherine FFP2 o 3 deve essere attuato in caso di paziente sintomatologico o infetto, non vanno sprecate e quando impiegate sono da utilizzare con tutti gli altri dispositivi di protezione ovvero cappellino, camice  e sovrascarpe monouso e visiera frontale.

Molti colleghi si chiedono se continuare o meno l’attività nei propri studi: al momento non esistono divieti restrittivi assoluti. Vanno applicate norme comportamentali come il non sovraffollamento delle sale di attesa, tempi adeguati per la sanificazione di ricambio d’aria della postazione operativa tra un paziente e l’altro.

Invitiamo pertanto tutti i Colleghi Odontoiatri che lavorano in Lombardia a modulare le attività professionali in modo da gestire responsabimente gli accessi negli studi odontoiatrici, sensibilizzando in modo chiaro i pazienti con i sintomi a non uscire di casa.

Vi preghiamo di osservare attentamente le istruzioni che vi alleghiamo ed eventualmente richiedere informazioni al vostro Presidente Provinciale.

Il Dipartimento Regionale con la Fondazione ANDI Onlus e ANDI Nazionale si sono attivati per reperire e distribuire gratuitamente mascherine ad alta protezione nella ex zona rossa e nelle province attualmente più colpite ovvero Bergamo e Cremona.

Le prime 900 (300 per ognuna) saranno a destinazione lunedì e verranno distribuite dalle sezioni provinciali elencate. Contiamo di acquistarne altre in base alla disponibilità di produzione.

Tutto il Dipartimento Regionale ANDI con l’Esecutivo Nazionale è all’opera per darvi informazioni, aggiornamenti  e le indicazioni sui comportamenti da tenere riguardo ai vari obblighi di pagamenti cui normalmente provvediamo.

Vi invitiamo a seguire gli aggiornamenti sui siti istituzionali e associativi.

 

Un caro saluto

 

Il Presidente

Dott. Evangelista Giovanni Mancini

Ringrazio per la collaborazione il Dott. Andrea Massardi, il Dott. Marco Santina, il Dott. Giorgio Costenaro , il Professor Stefano Petti e tutto l’Esecutivo Regionale ANDI Lombardia.

Allegati: